Torniamo alla normalità con la prevenzione

La pandemia di Covid-19 ha avuto, e ha tuttora, un impatto devastante sulla nostra salute. La minaccia del contagio ci ha costretti a cambiare le nostre abitudini di vita, con conseguenze inevitabili anche nella sfera sociale, economica e professionale di tutti noi. A pagarne un prezzo particolarmente alto, assieme agli anziani e alle persone fragili, sono i pazienti cronici con patologie preesistenti, come quelle oncologiche. Infatti  una recente indagine dell’Osservatorio Nazionale Screening ha certificato che nel 2020 sono stati 4 milioni gli inviti in meno relativi agli screening oncologici e 2,5 milioni i mancati esami effettuati: l’emergenza pandemica ci sta facendo trascurare la prevenzione, le campagne di screening i trattamenti e il follow up.

Ma la diagnosi precoce è fondamentale per l’efficacia delle terapie e per la qualità e l’aspettativa di vita!

Sono circa 380 mila le nuove diagnosi di tumore nel nostro Paese ogni anno, più di 180 mila i decessi, 4 milioni le persone malate che ogni giorno combattono con la malattia, oltre 800 mila le donne con tumore al seno. Di fronte a  questi numeri non possiamo permetterci di trascurare le armi più efficaci che abbiamo per combattere la malattia: la prevenzione e la diagnosi precoce! Le (giuste) precauzioni per il contenimento della pandemia non devono farci trascurare gli appuntamenti con gli esami diagnostici periodici perché gli ospedali italiani sono luoghi sicuri e il personale sanitario è vaccinato: riprendiamoci la sana abitudine degli esami di controllo periodici.