Quando il tumore insiste su un tessuto più o meno superficiale può provocare malformazioni visibili anche ad occhio nudo: anche in passato, quando ancora gli strumenti di diagnosi non erano affinati come quelli odierni, una malformazione causata da una neoplasia poteva essere identificabile da un osservatore attento. Proprio attraverso l’osservazione, uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Oncology ha rivelato la presenza di tumori maligni in dipinti e sculture rinascimentali. In realtà già il grande oncologo Gianni Bonadonna nelle sue conferenze mostrava l’immagine della scultura marmorea di Michelangelo intitolata La notte, nella Chiesa di San Lorenzo a Firenze, evidenziando come quello della modella fosse un seno malato, non un difetto del marmo o una maldestra scalpellata.
La notte – statua in marmo di Michelangelo
La trasposizione pittorica della statua, opera omonima di Michele di Rodolfo del Ghirlandaio (Michele Tosini)ha permesso di far emergere ulteriori dettagli grazie alle sfumature di colore, non visibili in una scultura in marmo. Oltre al rigonfiamento attorno al capezzolo, la pittura rivela una regione irritata in quell’area che, insieme alla retrazione del capezzolo stesso e la riduzione del volume del seno sinistro, ha portato a concludere che si trattasse di una neoplasia maligna nella regione centrale del seno sinistro.
La notte – dipinto di Michele di Rodolfo del Ghirlandaio
L’altro dipinto esaminato dai ricercatori è l’Allegoria della Fortezza, di Maso di San Friano (Tommaso Manzuoli), esposto alla Galleria dell’Accademia di Firenze. La figura femminile qui raffigurata presenta un seno sinistro sovradimensionato con un ampio rigonfiamento nel quadrante inferiore mediale, una marcata erosione della punta del capezzolo, vene dilatate e una tumefazione generalizzata dell’areola e del seno. In seguito alle informazioni desunte da queste osservazioni, gli autori della ricerca hanno proposto una diagnosi di carcinoma mammario ulcerato e necrotizzante con un linfedema associato.
Allegoria della Fortezza – dipinto di
Vista la cruda precisione anatomica con cui i dettagli del cancro e dei suoi effetti sono stati rappresentati, l’ipotesi riportata su The Lancet Oncology è che la rappresentazione del carcinoma mammario fosse assolutamente voluta: un modo per far sapere al mondo e attraverso i secoli quanto il tumore al seno fosse all’epoca diffuso.